(di Dario Villasanta)
Questo speciale è un progetto che si propone di rispondere a domande di interesse generale e periodicamente alla ribalta su criminalità e Giustizia, ma attraverso gli occhi della Cultura e dell’esperienza. Si è aperta un’apposita pagina del blog, in futuro dedicata al binomio ‘cultura/strada’, ovvero la Cultura e le ‘vite difficili’.
Questa nuova sezione si chiamerà La lanterna di Diogene perché riferita non solo al Filosofo Diogene di Sinope detto Il cinico (che, secondo leggenda, era solito girovagare di giorno per la città con una lanterna in mano e, a chi gliene chiedesse il motivo, lui rispondeva che era alla ricerca dell’uomo) ma al fatto che coniò un termine oggi discusso e pregno di significati che ritroveremo spesso, ovvero la parola: cosmopolita.
Leggeremo le opinioni di personaggi diversi tra loro ma competenti in materia a vario titolo: l’attivista per i diritti dei carcerati, l’ex ergastolano, il poliziotto, il giornalista di cronaca nera, il drammaturgo che fa teatro d’inchiesta.
I temi sono quelli che più colpiscono la pancia del popolo, oppure sono le domande che ogni tanto ci poniamo tutti quando le notizie, tante e spesso contraddittorie, ci confondono le idee su questioni che pensavamo di aver già chiare: ergastolo duro, pena di morte, utilità delle pene, la differenza tra mafie e criminalità ‘classica’, ecc.
I temi sono quelli che più colpiscono la pancia del popolo, oppure sono le domande che ogni tanto ci poniamo tutti quando le notizie, tante e spesso contraddittorie, ci confondono le idee su questioni che pensavamo di aver già chiare: ergastolo duro, pena di morte, utilità delle pene, la differenza tra mafie e criminalità ‘classica’, ecc.
NOTA IMPORTANTE: questa è appunto una raccolta di punti di vista – dei quali si è chiesto comunque un riscontro che li giustifichi – e NON, nella maniera più assoluta, una presa di posizione sui temi trattati da parte mia o della redazione, né esiste intento di buttarla sul piano politico o ancor meno di farlo in modo capzioso, tanto meno strisciante.
Vogliamo soltanto offrire un panorama il più ampio possibile con le idee ed esperienze diverse di chi può, semmai, dare motivi di riflessione o ragionamento in più. Al limite ci troverete un po’ di Filosofia, ma politica no, grazie.
Perché i concetti di Giustizia e di Umanità possono essere discussi finché vogliamo da destra o da sinistra, ma mai, in nessun caso, possono avere un colore in quanto concetti universali e quindi superiori.
Ciò premesso, il sottoscritto Dario Villasanta si assume la responsabilità di eventuali errori di qualsiasi tipo da parte mia.
Intanto ringrazio di cuore coloro che hanno riservato per noi le loro parole e i loro pensieri su temi oggi più delicati che mai, e credo dovreste ringraziarli anche voi se saremo riusciti nel nostro intento, e cioè far capire che le questioni sociali non sono mai semplici, o riducibili a slogan, frasi fatte, proclami di una riga, ma sono sempre e comunque complicate perché arrivano da lontano.
Perché sono ciò che un domani verrà chiamata Storia e la Storia, semplice non lo è mai stata, né mai lo sarà.
IL PRIMO ARTICOLO: Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Associazione Antigone, a partire da venerdì 8 novembre 2019;
IL SECONDO ARTICOLO: Peppe Baldessarro, giornalista di laRepubblica esperto in mafie e scrittore, 14 novembre 2019
IL TERZO ARTICOLO: Giovanni Gentile, poeta e drammaturgo barese specializzato in teatro d’inchiesta e nell’impegno civile nella lotta alle mafie, 20 novembre 2019;
IL QUARTO ARTICOLO: Carmelo Musumeci, ex ergastolano oggi riabilitato, plurilaureato e scrittore impegnato per i diritti civili dei detenuti e la lotta alla criminalità tramite la cultura.
Buona lettura
Dario Villasanta
Chi è Dario Villasanta:
Classe ’72, studi di Filosofia non terminati causa chiamata al servizio di leva, è pubblicitario nel mondo dell’editoria, ma soprattutto blogger e admin di Scrivere Senza Parole, nonché scrittore con all’attivo quattro romanzi, due raccolte di racconti e decine (centinaia?) di articoli su vari siti letterari (Letteratura e Dintorni, Leggere a Colori, MilanoNera, Babette Brown legge per voi, ecc.). Ha collaborato come ufficio stampa e promozione per noti autori italiani e collaborato, organizzato o coorganizzato decine di eventi culturali locali e nazionali soprattutto in Emilia Romagna, tra cui Un Editore in Noir (Bologna, 2016) e Paura Sotto la Pelle 1 e 2 (nel ruolo di co-ideatore e ufficio stampa) ed è stato protagonista – come autore – della mini-tournée nazionale La psico-giustizia nascosta nel 2017, in cui denunciava un sistema trattato nel suo romanzo Nella pancia del mostro (Lettere Animate, 2016) affiancato da membri delle Istituzioni e Associazione Antigone.
Nei suoi ultimi due romanzi e nel prossimo in uscita ha affrontato il tema del disagio sociale nelle sue varie declinazioni. Con Angeli e Folli ha vinto uno dei premi speciali più importanti al Premio Internazionale Città di Cattolica 2015 quando era ancora autoprodotto.
I temi sociali di cui tratta lo hanno toccato personalmente e perciò sono stati la molla per voler utilizzare la Cultura come veicolo delle sue esperienze e di messaggi positivi.